venerdì 2 ottobre 2015
giovedì 1 ottobre 2015
mercoledì 30 settembre 2015
Abbiamo appreso dai giornali
che il centro di accoglienza I Praticelli di Castelfiorentino chiuderà e i
profughi verranno spostati in altri strutture.
Per questo motivo, ma anche
perché la nostra lettera aperta inviata ai primi di agosto attende ancora di
ricevere risposta, inviamo un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al
Sindaco Falorni. Da tempo infatti volevamo sapere se i profughi sarebbero
rimasti nello stabile durante l’inverno, dato che la struttura è sprovvista di
persiane e riscaldamento.
Chiediamo di poter visitare a
breve le strutture dove andranno a vivere i ragazzi, attualmente ospitati a
Meleto.
Vorremmo anche conoscere il
numero dei ragazzi attualmente ospitati, se ci siano persone che si sono
allontanate dal centro e se il loro allontanamento sia stato tempestivamente
comunicato alla prefettura (il giornale riportava il numero di 36 profughi,
cioè lo stesso di quelli arrivati a luglio).
Inoltre, vorremmo incontrare l'Amministrazione
di Castelfiorentino per concordare, insieme anche alle associazioni presenti
sul territorio e interessate alla cooperazione, nuove modalità per la gestione
dell'accoglienza.
Riteniamo sia indispensabile
definire anche standard di qualità, controllare in modo rigoroso i soggetti che
stipulano convenzioni, monitorare i protocolli d'intesa e le competenze degli
enti gestori.
Si allega il testo
dell’interrogazione per conoscenza.
Castello
a Sinistra
venerdì 24 aprile 2015
Basta sciacallaggio sulle vittime di guerre e fame create dal nostro sistema economico
Basta sciacallaggio sulle vittime di guerre e fame create dal nostro sistema economico
Vorremmo esprimere il nostro ringraziamento più sentito alle persone che martedì sera hanno preso parte alla fiaccolata in ricordo della strage avvenuta nel mediterraneo.
Riteniamo che sia stato anche un momento utile per dibattere, tra uguali cittadini, sui temi dell’accoglienza e delle cause che spingono migliaia di persone a lasciare la propria casa. Utile anche perché si è palesata un’enorme distanza di obiettivi e metodi tra i rappresentanti delle istituzioni e chi lavora ogni giorno a contatto con certe situazioni (quest’ultimi di provenienza politica differente, cosa molto importante).
Ci dispiace (benché non ci sorprenda) l’assenza delle forze politiche di destra, che hanno perso l’occasione per dimostrare un po’ di umanità.
D’altro canto, ci pesa sottolineare come proprio in questi giorni si sia intensificata l’attacco indiscriminato verso tutti i migranti, da parte di persone che si definiscono civiche e civili. Si vede che tali persone non si sentono parte della tragedia.
In particolare, tramite internet l’associazione “Insieme per Cambiare” ha pubblicato un documento, che alleghiamo, della Prefettura di Sassari, del Marzo 2014. Noi non riteniamo che i nostri interlocutori, chiunque essi siano, possiedano scarso intelletto, per ciò vi invitiamo a leggere da soli il documento e magari informarvi da soli sulla legislazione internazionale che lo riguarda.
La lista “civica”, che da mesi ostenta un mal celato razzismo e classismo, addita il documento come “prova” del fatto che i migranti ricevano 30 € al giorno. Se davvero vogliamo informare con trasparenza e chiarezza, dobbiamo ricordarci di alcune cose:
- Il documento in allegato si riferisce ai richiedenti asilo (c'è scritto "richiedenti protezione internazionale"), non a tutti i migranti.
- Ai richiedenti asilo spettano tali diritti, per NORMA INTERNAZIONALE: Regolamento 2003/343/CE (detto regolamento di Dublino) e la Convenzione di Ginevra.
- I fondi utilizzati sono dunque stanziati dall'Unione Europea per tali casi; l’Italia versa la sua parte che deve andare per queste azioni umanitarie internazionali. Si calmino i bollori, non sono sottratti a nessuno, a meno che non stiate scappando da un Paese in guerra…
Delle due cose, l’una: o si dà una notizia a metà per via della poca informazione, e allora si deve chiedere scusa e rettificare; oppure c’è la volontà di omettere parte del discorso per fomentare l’odio tra le persone, distrarre dalle vere cause della crisi e fare pubblicità elettorale a chi, davvero, vive da anni sulle spalle dei lavoratori, come il segretario della Lega.
È bene ricordare che la Convenzione di Ginevra sui Rifugiati (4º Convenzione) è un trattato internazionale adottato dall’ONU.
Pensare di aggirarlo ci qualificherebbe come uno dei Paesi peggiori al mondo.
Restiamo umani.
Castello a Sinistra
sabato 4 aprile 2015
Il sindaco non tagli i servizi!
Leggiamo spesso che il Sindaco Falorni dichiara il suo amore per Castelfiorentino.
Se un Sindaco amasse il suo territorio farebbe il possibile per non tagliare servizi e prestazioni, farebbe di tutto per non escludere nessuno, sarebbe solidale con quei sindaci che, anche all'interno di ANCI, cominciano a porre forti critiche nei confronti del patto di stabilità interno, cioè quei vincoli che impongono agli Enti locali tagli indiscriminati e stanno mettendo in crisi la funzione stessa dei Comuni, essendo i più vicini ai cittadini.
Da "Sindaco che avrebbe abbassato le tasse", siamo arrivati al punto che dopo neanche un anno di Amministrazione Falorni molti servizi che ruotano attorno alla scuola hanno visto un aumento delle tariffe, mentre altri rischiano addirittura la chiusura. Tra qualche settimana il Comune approverà il bilancio: tra le tante voci ci preoccupa quella relativa al servizio mensa, che prossimamente andrà a gara e ci preoccupano molto i tagli in tutto il settore sociale.
Forse non tutti lo sanno, ma il debito pubblico italiano è quasi interamente un debito dell'Amministrazione centrale (95,36%), mentre il peso degli enti locali sul debito complessivo non arriva al 5%.
Questi sono dati aggiornati a dicembre 2014: perché questo debito, che non è causato dagli enti locali, viene fatto pagare soprattutto ai comuni ed ai cittadini, attraverso il taglio di servizi essenziali ed il mancato accesso ai beni comuni??
Un Sindaco che ama il suo territorio dovrebbe denunciare tutto questo a gran voce come un'enorme ingiustizia nei confronti dei suoi concittadini, chiamati a fare grossi sacrifici (non è sufficiente dire che c’è il patto e non ci sono i soldi); ma se così facesse, se si mettesse di traverso alle decisioni imposte dall’alto e non obbedisse agli ordini del Partito di Renzi, non avrebbe alcuna possibilità di fare carriera. Questo vale per il nostro Sindaco, come per tutti quelli dell’Unione dei Comuni, che potrebbero far pesare la loro voce in questo senso.
Il patto di stabilità interno non è immodificabile, il PD governa ad ogni livello e, se volesse, potrebbe davvero cambiare le cose, garantendo equità, accesso ai servizi essenziali ed ai beni comuni.
Infine, in un momento in cui si chiedono sacrifici ai cittadini, dobbiamo rilevare che negli ultimi mesi sono entrati a far parte dell'Amministrazione pubblica due persone: una nella segreteria del Sindaco (Giulia Pippucci) attuale assessore a Montespertoli. Non sappiamo se sia stata fatta una selezione, ma ci interroghiamo sul perché sia stata assunta una persona che ha già un lavoro da Assessore anziché una persona disoccupata. L'assessore sarà sicuramente una persona degna di nota, ma si poteva dare lavoro a qualcuno che ne fosse sprovvisto.
L'altra è Tommaso Matteini che è stato assunto presso le Farmacie Comunali: abbiamo chiesto gli atti della sua assunzione, quindi non conosciamo i dettagli, ma riteniamo questa decisione un errore di opportunità politica da parte dell’Amministrazione, consistente nel chiamare a lavorare in una società controllata al 100% dal Comune una persona del PD molto vicina al Sindaco, in quanto suo grande sostenitore.
Anche in questo caso, è stata fatta una selezione? E quali erano i requisiti richiesti? Oppure bastava avere la tessera del partito e sostenere il Sindaco?
CASTELLO A SINISTRA
martedì 17 febbraio 2015
lunedì 26 gennaio 2015
La deriva a destra dell’Amministrazione castellana
Nell’ultimo Consiglio comunale abbiamo protestato perché il Sindaco non ha preso le distanze da un articolo apparso su un quotidiano locale, intitolato così: “Un bando per otto case popolari con più paletti per gli stranieri”.
Il titolo ci è sembrato orrendo per il semplice motivo che pare si debba esultare di fronte ad un bando che conterrebbe più paletti per gli stranieri come se questo fosse un valore positivo, e ci è dispiaciuto che il Sindaco non abbia sentito il dovere di fare un chiarimento pubblicamente su una frase che noi abbiamo trovato palesemente razzista.
Per un’Amministrazione che vuole promuovere la cultura della pace, dell’integrazione e della tolleranza, che vuole sostenere politiche multiculturali, riteniamo che fosse doveroso chiedere al quotidiano una rettifica, ponendo l’attenzione sul fatto che la cosa positiva del bando non fossero i paletti per gli stranieri, ma ben altro.
Ma il Sindaco ha preferito dire che ovviamente lui non può rispondere di un titolo di giornale e che, per lui, le politiche di integrazione portate avanti dal Comune non contemplano il “buonismo” ma piuttosto il rispetto delle regole. In questo modo, il Sindaco non prende le distanze da un titolo che non ci piace vedere accostato al nostro Comune, ma anzi incassa il consenso di tutti quelli che traggono una (misera) soddisfazione nel pensare “Finalmente, prima gli italiani”, che si sentono appagati da questa esclamazione.
Non ci stancheremo mai di dire che per fare integrazione non basta solo il rispetto delle regole, ma occorre anche giustizia sociale, cultura, libertà di espressione, uguaglianza, …. Tutte cose che ci paiono molto sfocate nell’azione del nostro Governo nazionale, oltre che in quello comunale. Aggiungiamo che il rispetto delle regole non vale solo per gli stranieri, anzi non c’entra niente con la nazionalità. E’ giusto che chi lavora e paga le tasse abbia diritto alla casa prima di chi viola le regole, indipendentemente dalla sua nazionalità.
Altro episodio che ci rattrista è stato quello di alcuni mesi fa, quando abbiamo visto il volantino che pubblicizzava una serata organizzata da un’associazione locale in cui Mario Adinolfi (politico PD) avrebbe presentato il suo libro.
Noi ovviamente non condividiamo le idee di costui, ma riconosciamo la libertà di essere ospite di un’associazione locale. Quello che non ci torna è il fatto che sul volantino di presentazione della serata ci fosse anche lo stemma del Comune di Castelfiorentino.
Come mai il Comune ha consentito ciò? Adinolfi, oltre alle sue idee sul matrimonio omosessuale, promuove il non utilizzo del profilattico e sostiene che la donna debba essere sottomessa all’uomo. Vedere accostato il nome di Castelfiorentino ad un personaggio che sostiene questo, ci sembra uno schiaffo in piena faccia alle pari opportunità per cui tante donne e uomini di questo Comune si battono.
Questi due episodi, anche se diversi, stanno per noi ad indicare una preoccupante deriva verso una destra populista e ignorante che rifiutiamo completamente. Che fine ingloriosa per il Comune che una volta era tra quelli in cui i valori della sinistra erano più radicati ed ora si trova ad essere, almeno nell’empolese valdelsa, quello che si trova ad inseguire tematiche di destra.
Castello a Sinistra
lunedì 12 gennaio 2015
Interrogazioni presentate - Gennaio 2015
Di seguito le interrogazioni (a risposta scritta e orale) presentate per il Consiglio Comunale di Gennaio 2015:
- Qual è lo stato delle crisi aziendali castellane?
- Quali spiegazioni ci sono per gli alberi tagliati nel nostro comune?
- Quanto dobbiamo ancora aspettare per avere i dati dell'inquinamento relativo all'incendio alla Scotti del maggio 2014?
Iscriviti a:
Post (Atom)