Castello a
Sinistra è la lista civica che si propone agli elettori di Castelfiorentino
come alternativa all’assenza di una vera sinistra sul territorio. Ci
presentiamo come lista civica non perché vogliamo marcare una netta separazione
e distanza dalla politica e dai partiti ma perché, in un momento di profonda
crisi della rappresentanza, sentiamo l’esigenza di dare una nuova identità
politica agli elettori scendendo tra la gente e, partendo dalla partecipazione vera,
di ritessere i nodi di una buona politica, unico strumento realmente capace di
realizzare il Bene Comune.
I nostri
obiettivi sono legati alla lotta alle disuguaglianze economiche e sociali, alla
centralità del lavoro, all’integrazione, allo sviluppo e alla sostenibilità
ambientale, alla democrazia partecipativa, al rinnovamento della vita culturale
all'insegna del pluralismo, della qualità e della creatività, alla lotta ai
tagli alla spesa sociale e alla publicizzazione (o ripublicizzazione) dei servizi
essenziali.
A fondamento del
nostro programma vi è un ritorno al dialogo critico che si sostituisce
all’antidialogo, agli slogan e al verticalismo a cui ormai da troppi anni siamo
stati addomesticati.
I punti del
nostro programma sono i seguenti:
TRASPARENZA NELLA GESTIONE COMUNALE
· Migliorare
l’attuale sistema di registrazione delle sedute del Consiglio comunale evidenziando (sul sito del Comune) la
scaletta degli interventi per consentire una migliore ricerca da parte di
coloro che vogliono ascoltare un particolare intervento;
· Massima
condivisione e trasparenza nei confronti
dei lavoratori dell’Amministrazione comunale;
· Per
migliorare l’efficienza dell’organizzazione, ridimensionamento del numero dei
dirigenti, e condivisione con altri comuni limitrofi l’assunzione di un legale
e di informatici (ad oggi vi è una sola persona, assolutamente insufficiente
per coprire tutto);
· Ridurre
le consulenze esterne a quelle strettamente necessarie e aumentare le
competenze interne (legale, informatico, ricerca di finanziamenti);
· Programmare
incontri periodici per illustrare ai cittadini l’attuazione del programma
(andando nelle frazioni e non solo) e verifica periodica dei progetti messi in
piedi;
· Partecipazione
dei cittadini alla stesura del bilancio: per esempio creazione di una
commissione partecipata da cittadini che decida l’impiego di una parte delle
spese per investimenti (utilizzare il bilancio partecipativo) e conseguente
ricerca di fondi per la Partecipazione;
· Trasparenza
e controllo effettivo nella gestione delle società partecipate dal Comune per
la gestione di servizi essenziali.
SOCIALE
·
Sociale/ludico: utilizzare e investire
sulle competenze presenti sul territorio per promuovere una cultura di
integrazione e solidarietà. Come? Attraverso la promozione dell’utilizzo di uno
spazio pubblico (per esempio i giardini di via XX Settembre ex Arena, ma anche
Ridotto del Teatro durante l’inverno) da mettere a disposizione di
associazioni, movimenti, etc. con attrezzature messe a disposizione del Comune.
L'unica condizione da porre è che il movimento, l’associazione, il comitato non
esprima valori contrari alla Costituzione Italiana. Questo porterebbe diversi
vantaggi come stare insieme e passare del tempo libero; approfondire le proprie
conoscenze; promuovere l’integrazione e il rispetto verso tutte e tutti;
favorire il dibattito. Oltretutto si darebbe seguito anche ai bisogni emersi
dai tavoli dei minori e dai Comitati di quartiere.
·
Promuovere il Centro Antiviolenza Donna
presente nel nostro territorio, attraverso incontri, dibattiti e formazione e
ricercare finanziamenti legati a tale tematica.
·
Immigrazione: promuovere un progetto di
validazione delle competenze per aiutare le persone straniere, con particolare
attenzione alle donne a trovare una propria professionalità (non
necessariamente lavoro, ma aiuto nella ricerca nel mondo lavorativo);
promuovere il ruolo dei mediatori culturali, individuare strumenti come per
esempio corsi di italiano L2 per scrivere il CV da presentare per cercare
lavoro; utilizzare l’aula Trio presente nel territorio comunale con una decina
di PC per promuovere corsi (italiano, informatica, educazione civica, cultura
generale); promuovere progetti interculturali, che coinvolgano anche la scuola
come per esempio la conoscenza della storia delle religioni e usi e costumi di
altre culture.
·
Emergenza affitti: effettuare una
ricognizione su tutto il territorio comunale degli immobili sfitti (sia privati
che pubblici); rivedere al ribasso i canoni di affitto previsti dall’Accordo
Territoriale sulle Locazioni Abitative (Art. 2, comma 3 e art. 5, comma 1 legge
431/1998 – decreto Ministero LL.PP. del 5 marzo 1999), stipulato nel maggio
2000 anche dal nostro Comune; promuovere incontri con Unione Inquilini e
proprietari per definire quali vantaggi fiscali possano essere concessi a quei
proprietari che abbassano i canoni d’affitto richiesti. Concessione aiuto per
affitti a coloro che accettano gli accordi sottoscritti tra comune, inquilini e
proprietari.
·
Fermare la vendita di alloggi pubblici,
cosa invece accaduta negli ultimi anni.
·
Promuovere il punto di ascolto
genitori, magari nell’ambito di un progetto Castelfiorentino Città Educativa.
·
Coinvolgere coloro che sono inattivi in
lavori socialmente utili con lo scopo di reinserirli nel mondo lavorativo.
·
Contrastare la diffusione delle
ludopatie, del consumo di stupefacenti, droghe chimiche e di alcool soprattutto
fra i giovani e i minorenni. Promuovere l'educazione all'uso corretto di
Internet e i social netwoork per prevenire le patologie ad essi legate.
·
Ricreare il Tavolo dei minori da cui attingere per
comprendere i bisogni della comunità più giovane.
·
Partendo dal riconoscimento del ruolo educativo
dello Sport, vorremmo dare lo stesso valore a tutti le attività sportive
presenti sul territorio e incentivare la pratica sin da bambini, non solo di
quelli più di richiamo. Promuovere un uso sociale dello sport, intercettando le
situazioni di disagio familiare ed economico.
· Adesione del Comune di Castelfiorentino al "Manifesto dei sindaci per la legalità del gioco d’azzardo" : diciamo un chiaro NO alle slot-machine ==>> I Sindaci non possono vietare apertura di sale slot MA possono agevolare esercenti che non mettono le slot. Agevolare anche fiscalmente gli esercenti che non mettono le slot machine e promuovere “La giornata di Castelfiorentino senza slot machine”.
· Vogliamo proporre un modello di welfare municipale per i servizi sociali, con il compito di fornire una carta di servizi che consenta un accesso sussidiato per i precari a casa, trasporti, cultura, formazione, sia in termini di accesso a spazi e strutture, sia in termini di tariffe gratuite o scontate. Welfare municipale significa prima di tutto “valorizzazione delle persone”, prese in carico e considerate nella loro complessità di uomini e di donne fatte di diritti, bisogni, aspettative di socialità e di affettività.
· Adesione del Comune di Castelfiorentino al "Manifesto dei sindaci per la legalità del gioco d’azzardo" : diciamo un chiaro NO alle slot-machine ==>> I Sindaci non possono vietare apertura di sale slot MA possono agevolare esercenti che non mettono le slot. Agevolare anche fiscalmente gli esercenti che non mettono le slot machine e promuovere “La giornata di Castelfiorentino senza slot machine”.
· Vogliamo proporre un modello di welfare municipale per i servizi sociali, con il compito di fornire una carta di servizi che consenta un accesso sussidiato per i precari a casa, trasporti, cultura, formazione, sia in termini di accesso a spazi e strutture, sia in termini di tariffe gratuite o scontate. Welfare municipale significa prima di tutto “valorizzazione delle persone”, prese in carico e considerate nella loro complessità di uomini e di donne fatte di diritti, bisogni, aspettative di socialità e di affettività.
· L’attuale situazione è caratterizzata da notevole
incertezza relativamente al modello che
sarà utilizzato in Toscana per la gestione dei servizi sociali e socio sanitari
in sostituzione delle Società della salute. Per quanto riguarda l'Empolese
Valdelsa è stata già fatta la scelta di delegare la gestione associata dei
servizi socio-sanitari, all'Unione dei Comuni.
Pertanto
riteniamo utile affermare alcuni
principi , qualunque sia l’esito legislativo regionale e qualunque sia
l’attuale scelta dell’Ente in merito alla gestione dei servizi (unione,
consorzio ecc.).
E’
necessario che i Consigli Comunali siano pienamente investiti delle politiche
sociali e socio-sanitarie del territorio.
· Negli ultimi anni abbiamo visto come la sanità è
stata oggetto di tagli considerevoli, le politiche di risanamento dei conti
pubblici sono state finanziate con il peggioramento della salute dei cittadini,
ciò ha portato, tra le altre cose, alla
chiusura dei piccoli ospedali(con conseguente riduzione di posti letto),alla
riduzione da 12 a 6 centrali del 118 ed al ricorso sempre più massiccio ad
accordi con privati: Misericordie, Pubbliche assistenze,Croce Verde ecc.ecc.
Pur considerando fondamentale l'apporto
dell’associazionismo nel settore sociale, presente diffusamente in tutti i
Comuni, ribadiamo il nostro impegno per una sanità pubblica ed universale e
il contrasto alla possibilità che
l'Amministrazione laddove si avvalga delle prestazioni effettuate dalle associazioni non tenda a estraniarsi
ed a scaricare interamente sulle associazioni stesse la gestione del servizio e
delle problematiche, venendo meno al proprio ruolo di programmatore e controllore.
Per
questo è necessario che le associazioni (o altre forme di privato sociale) che
abbiano stipulato convenzioni con il Comune per effettuare prestazioni siano
chiaramente indicate dal Comune e che le stesse si impegnino a modalità di
trasparenza sulle attività convenzionate tali da fugare qualunque perplessità
che i cittadini possano esprimere nell’ottenere servizi da soggetti non
pubblici.
E’
necessario che le associazioni garantiscano la pubblicità delle convenzioni con
il costo delle prestazioni effettuate, dei resoconti economici, dell’assetto
organizzativo, dei dipendenti e dei volontari e loro ruoli.
E'
necessario che i dipendenti di tali associazioni lavorino in condizioni di
salario dignitoso, non ricorrendo a forme di contratto lesive dei diritti dei
lavoratori e della propria sicurezza.
LAVORO E OCCUPAZIONE
- Investire in progetti di riconversione della produzione (per esempio promuovere i centri di raccolta Raee in Valdelsa), guardando alle energie rinnovabili e al risparmio energetico come possibili volani della ripresa dalla crisi economica.
- Investire sul progetto 3R = Riciclo, Riparazione e Riuso. Attraverso la progettazione, coadiuvata dal Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, sostenere la nascita nel nostro territorio di un Centro 3R.
- Partecipazione ai bandi per l’erogazione di fondi pubblici che prevedano il rilancio economico delle aree in crisi (quale è la Valdelsa). Anziché costituire un ufficio ad hoc, riorganizzare il personale del Comune in modo che quasi in ogni ufficio vi siamo persone che dedichino parte del loro tempo alla ricerca di bandi pubblici: questo consente alla persona, grazie all’approfondita conoscenza del suo settore, di trovare bandi mirati. Inoltre per la progettazione ai fini dell’accesso ai fondi pubblici, ricorrere alle competenze di ASEV
· Proponiamo il superamento delle gare al massimo ribasso per gli appalti delle opere pubbliche, e di inserire come criterio discriminante nell’offerta tecnica la questione della sicurezza e della tipologia di contratti di lavoro (livello salariale e previdenziale). Proponiamo altresì che sia reso inapplicabile il principio che la ditta vincitrice subappalti a sua volta ad altri soggetti. A ciò sarà affiancata una formazione straordinaria per la P.M. (con ASL ed Ispettorato del lavoro) affinché questa possa vigilare anche sui cantieri privati circa il rispetto delle norme basilari di sicurezza e la presenza di lavoratori irregolari ed in caso di irregolarità provvedere a rimettere tempestiva segnalazione agli organismi di vigilanza competenti
·
Mettere tutto il peso politico dei comuni a
sostegno di vertenze aziendali, senza trincerarsi dietro un ruolo neutrale
nelle questioni aperte per la difesa,la tutela e l'affermazione dei diritti dei
lavoratori e delle lavoratrici, per il salario,l'orario, l'occupazione
·
Fissazione di vincoli di destinazione urbanistica
su tutte le aree destinate ad attività produttiva per almeno tutta la durata di
un piano strutturale, allo scopo di scoraggiare delocalizzazioni favorite da
volontà speculative
·
Non accettare varianti urbanistiche in senso
abitativo e/o direzionale in siti produttivi dove siano state chiuse imprese e
non siano stati preservati i posti di lavoro.
·
Commercio: è opportuno tornare a valorizzare il
centro di Castelfiorentino e non solo, il paese si sta desolatamente svuotando
di esercizi commerciali (tengono a fatica i locali storici, ma per il resto è una
desolazione di saracinesche chiuse e locali vuoti). Il Comune potrebbe aiutare
a riempire i fondi vuoti tramite:
-
Accordi con i proprietari dei fondi per stabilire
canoni vantaggiosi
-
Sconti fiscali ai proprietari e per i primi mesi di
apertura agevolazioni da parte del Comune all’esercente (per esempio allaccio
alle utenze, leggere lavori di manutenzione e pulizia dei locali)
-
Assegnazioni anche ad associazioni, piccoli
artigiani, laboratori
Inoltre, agevolare
il posizionamento di dehors e l’organizzazione di eventi in centro, attraverso
l’agevolazione nell’utilizzo di spazi pubblici da parte dei richiedenti.
Resta
fondamentale la promozione del paese, dal punto di vista turistico e culturale.
AMBIENTE E BENI COMUNI
·
Ampliare
le buone pratiche di sostenibilità ambientale dopo l’introduzione del PORTA A
PORTA:
-
realizzazione
del Centro di riciclo, riparo e riuso
(per esempio presso l’isola ecologica Publiambiente di Castelfiorentino).
Proporre accordi con artigiani e aziende nel caso gli spazi comunali non
fossero sufficienti.
-
Realizzare
un mercatino del riciclo e del riuso (tipo giornata Soffitte all’aria);
-
Organizzare
una Festa del Baratto
·
Adesione
alla Strategia Rifiuti Zero;
·
Promuovere
gli acquisti verdi all’interno dell’Amministrazione comunale
·
Incentivare
le ristrutturazioni immobiliari che prevedano impiego di tecniche di
bioedilizia, efficientamento e riqualificazione energetica, anche attraverso la
sensibilizzazione dei cittadini alle tematiche ambientali
·
Promuovere,
tramite ASEV, corsi per qualificazione o riqualificazione di figure nel settore
della bioedilizia
·
Promuovere
gli orti sociali e gli orti didattici, attraverso la collaborazione con aziende
del settore, scuole, e associazioni.
·
Promuovere una città per il risparmio energetico e le
energie alternative. La priorità deve essere quella di mettere in atto processi
di efficientamento energetico nell’illuminazione pubblica, realizzabili
tramite la riqualificazione degli impianti, il loro miglioramento
prestazionale, il potenziamento dei servizi offerti e l’aumento delle capacità
gestionali di coloro ai quali sono affidati.
- Adesione all’Associazione dei Comuni Virtuosi (non c’è da inventare nulla, basterebbe copiare le buone pratiche messe in atto da altri Comuni più virtuosi, anche e soprattutto quelle a costo zero).
·
Acqua BENE COMUNE: sostenere l’applicazione
dell’esito referendario. Il secondo quesito dei referendum del
12 e 13 giugno 2011 ha stabilito l'eliminazione dalla tariffa idrica della
remunerazione del capitale investito (attraverso l'abrogazione parziale del
comma 1 dell'articolo 154 del decreto legislativo n.152/2006).
·
Blocco immediato dei distacchi
dell’acqua per morosità incolpevole.
INVESTIMENTI E OPERE PUBBLICHE
·
Realizzazione
di piste ciclabili (sia all’interno del paese sia come via di collegamento tra
le frazioni ed il paese).
·
Non
continuare la realizzazione vana dell’investimento da quasi 2 milioni di euro
per Piazza Gramsci, ma investire su Castello Alto, per la sua riqualificazione
urbana. NO al progetto presentato a tal proposito dall’Amministrazione cioè NO
alle “piazze vetrina in travertino”, ma promuovere un progetto in grado di
coinvolgere e di incentivare l’integrazione, prevedendo anche spazi a
disposizione per i bambini, ripavimentazione e sottoservizi.
·
Valutare
l’acquisto dell’immobile Telecom in via Attavanti da destinare a finalità
sociali-ludiche (soldi dai mancati interventi in Piazza Gramsci e giardini ex
Arena), ed eventualmente a uffici pubblici e sala consiliare per le riunioni
del Consiglio comunale, dato che quella attuale presenta grosse barriere
architettoniche.
·
Eliminazione
delle barriere architettoniche ancora presenti in tutto il paese, con
particolare attenzione agli edifici pubblici e alla Stazione ferroviaria.
·
Semafori
sonori nei punti di attraversamento più critici.
·
Mensa scolastica : effettuare un sopralluogo presso tutti i
plessi per valutare a quanto ammontino gli investimenti necessari per mettere
le cucine a norma. In ogni plesso si potrebbe cucinare solo la pasta, mentre il
centro cottura (per il momento esternalizzato) realizzerà i sughi, i secondi e i contorni e
gestirà la distribuzione dei generi alimentari. Sarebbe auspicabile dirottare i
fondi previsti per il completamento dei lavori di riqualificazione di Piazza
Gramsci per progettare e realizzare una mensa che potrà essere data in gestione
a lavoratori in difficoltà. La mensa si potrà approvvigionare di prodotti dalla
filiera corta e di qualità.
·
Allagamenti nella frazione Madonna
della Tosse e in altre zone: predisporre una corretta regimazione e raccolta
delle acque e valutare la soluzione più idonea
per mettere in sicurezza l’area interessata da allagamenti (sia con un
canale di scolo o con idrovore).
·
I soldi provenienti dalle sanzioni da
codice della strada devono essere utilizzate per la manutenzione stradale (e
non per coprire le spese di gestione corrente, come successo nell’ultimo anno).
·
Area ex Montecatini: la proprietà deve
rimanere pubblica, la bonifica finanziata principalmente con fondi comunitari e
la destinazione d’uso dovrebbe essere sociale e culturale. Massime garanzie
devono essere richieste per la messa in sicurezza dell’area.
AGRICOLTURA
Si
riconosce il valore fondamentale dell’agricoltura come elemento fondante dello
sviluppo economico della nostra zona. Ma
non solo: nel porre l’accento sull’Agricoltura riteniamo che sia importantissimo
il ruolo trasversale che può svolgere anche in altri settori (sociale,
culturale, gestione del territorio, lotta alla crisi).
Proponiamo fondamentalmente due
soluzioni da adottare:
- incentivare la filiera corta e la
vendita diretta, attraverso un locale adibito alla vendita di prodotti della
zona. I locali, gli allacci, un eventuale dipendente che si occupi delle
vendite, dovrebbero essere investimenti inizialmente sostenuti dal Comune; il
mercato di sbocco potrebbe essere quello dei GAS (gruppo di acquisto solidale)
alcuni già presenti a Castelfiorentino, i
GAS potrebbero avere un ruolo importante in tutta la gestione del punto vendita,
almeno nel contatto con i fornitori e con la clientela.
- la filiera , ovvero incentivare le
esperienze già in essere e promuoverne altre, in cui il produttore, il
distributore, l'istituzione si accordano per sostenere progetti che dovrebbero
garantire prodotti di Qualità.
Inoltre
vogliamo sostenere l’agricoltura e le piccole e medie aziende agro-alimentari
del nostro territorio attraverso:
-
Premiare
un’agricoltura di qualità attenta alla produzione e attenta al territorio con
agevolazioni fiscali e promuovendo la “garanzia partecipata”: è un tipo di
riconoscimento fatto dai produttori e consumatori che si mettono insieme al
fine di creare una rete ed un mercato reale per il settore. Promuovere
l'agricoltura che si avvale di metodi naturali e svolta da piccoli produttori.
-
Durante il mercato
settimanale, dedicare uno spazio alla produzione locale. Incentivare il fatto
che i piccoli produttori (soprattutto) facciano rete e si coordino per gestire
il mercato con modalità meno onerose e dispendiose di tempo e denaro (per
esempio concordando le semine fra i produttori locali, si potrebbero offrire
più prodotti di qualità e di stagione).
-
Promuovere una sana
educazione alimentare e promuovere la sicurezza alimentare, soprattutto nelle
scuole del territorio, anche attraverso incontri con esperti. È necessario
informare i consumatori su quali siano le pratiche più corrette e sostenibili
per la nostra salute.
-
Promuovere,
attraverso orti didattici in tutte le scuole dell’Istituto comprensivo, la
cultura alimentare al fine di insegnare a saper apprezzare i prodotti di
stagione e locali. Le visite presso le
aziende agricole della zona dovranno essere considerate esperienze di
apprendimento con applicazione concreta attraverso gli orti didattici: tale
progetto avrebbe la duplice finalità di educare i bambini ad apprezzare
l’agricoltura e quindi il lavoro nel settore, ma anche di fare in modo che le aziende si aprano e vadano verso la comunità.
-
Ampliare l’ambito di
concessione agli orti comunali, incentivando raggruppamenti di pensionati
insieme a disoccupati, cassaintegrati, persone indirizzate dai servizi sociali.
-
Incentivare l’autosussistenza
agricola, sia attraverso gli orti didattici e comunali, sia destinando nuovi
spazi pubblici alle colture agricole.
-
Incentivare
l’utilizzo dei suoli abbandonati e
demaniali a fini agricoli: ci sono tantissimi terreni agricoli incolti e abbandonati,
perchè non sollecitare i proprietari che sono interessati
a metterli a disposizione? Questi terreni potrebbero essere
gestiti e utilizzati da qualsiasi persona o gruppo che voglia mantenerli
produttivi (in particolare da persone che si trovano in difficoltà economiche). Vogliamo sostenere la
creazione di una rete di protezione verso aree degradate per arginare
la perdita di terreni produttivi, ma anche l’incuria del proprio territorio,
una delle cause principali di dissesti idrogeologici. Ogni spazio privato e
libero ha un valore che va oltre le valutazioni economiche. Ogni terreno
merita protezione e cura. Creazione di un portale o appoggio ai portali
esistenti (che cercano di trovare un coltivatore per ogni spazio agricolo
disponibile).
-
I privati che hanno
terreni agricoli incolti possono accedere a convenzioni con il comune mettendo a disposizione i loro terreni in
cambio di tassazione agevolata.
-
Disincentivare
l’utilizzo dei pesticidi, non con il divieto ma con l’informazione e
l’agevolazione fiscale.
-
Cura del territorio:
mappatura di fossi e rii tombati. Contestuale
Aumento dei controlli della polizia in ambito rurale.
-
Utilizzo degli
ecotoni: area di margine, di contatto e transizione fra differenti ecosistemi.
Può essere caratterizzata da un’elevata diversità biologica ed assumere un
ruolo determinante negli scambi di materia ed energia tra ecosistemi contigui,
esercitando un’azione di selezione (“filtro”) e di regolazione (“funzione
tampone”) di tali scambi.
-
Portare la nostra
cultura ad apprezzare l’agricoltura e chi fa un lavoro in questo settore. La pratica
è il miglior insegnamento; l’obiettivo è quello di salvare dall'estinzione chi
e' del mestiere, senza farlo soffocare negli obblighi amministrativi deliranti,
ma, piuttosto: dandogli un mercato reale e non pietistico (ovvero sancito per
legge!).
URBANISTICA e VIABILITA’
·
Adozione
del Regolamento per l’edilizia bioecosostenibile all’interno degli strumenti
urbanistici redatto dalla ASL 11 in collaborazione con ARPAT e i Comuni del
Circondario e già adottato da alcuni di questi.
·
Realizzazione
di un gruppo di lavoro per lo studio e la consulenza ai privati per le
ristrutturazioni migliorative delle abitazioni dal punto di vista energetico e
dei consumi (a livello sovracomunale).
·
Consumo
di suolo Zero: limitare
il
consumo di territorio e la cementificazione specie se speculativa, incentivare le ristrutturazioni edilizie.
·
Evidenziare
le fragilità del territorio e porre attenzione su queste (fossi e canali da
tenere puliti, presenza di rii tombati,..), aumentando anche i controlli svolti
sulle zone più critiche.
·
Agevolare
l’autocostruzione ed il cohousing per
agevolare l’accesso di tutti alla casa, garantendo così un diritto fondamentale
ed affrontando il problema della carenza di alloggi a prezzi accessibili.
·
Completamento
del ponte pedonale previsto dal progetto De Carlo, capace di collegare la via
Sanminiatese e la zona scolastica di viale Duca d’Aosta, alla ex Montecatini e
al centro urbano. Realizzazione del ponte pedonale (inizialmente previsto dal piano di recupero, ex Vetreria e
poi sparito). Queste due opere pubbliche realizzerebbero una permeabilità fra
le due sponde del fiume, tale da consentire una notevole diminuzione dell'uso
delle auto per il traffico interno. Una volta realizzati questi punti di
collegamento diventerebbe possibile anche affrontare il tema della chiusura del
passaggio a livello del ponte, sostituendolo con un sovrapasso pedonale della
ferrovia, studiando per il ponte un uso particolare (tipo mercatino). Ciò
presuppone anche di realizzare un capiente parcheggio scambiatore nella zona di
via Gozzoli, usando l'ampio spazio attrezzabile lungo via Ballerini e l'argine
dell'Elsa.
·
Puntare
sul trasporto ferroviario e sull’aggiunta del
binario nel tratto scoperto Granaiolo-Empoli (FS dovrebbe metterlo nei prossimi
programmi d’investimento)
·
Riapertura
della biglietteria o miglioramento dell’attuale servizio presente nei locali
adiacenti la stazione FS
·
Nuova
429 : monitoraggio dei lavori in corso (tratto Empoli-Castelfiorentino),
verifica dei danni causati dalle recenti alluvioni e loro conteggio economico,
per promuovere un eventuale sostegno pubblico per coloro che si trovano ora
danneggiati dal passaggio della strada; monitoraggio della progettazione del
tratto Castelfiorentino-Certaldo.
SENSO DI INSICUREZZA DIFFUSO
·
Investire
sull’educazione civica ed educazione alla cittadinanza e all’integrazione
all’interno della scuola
·
Rivedere
l’attuale gestione della Polizia Municipale da parte dell’Unione dei comuni.
Monitoraggio sull’andamento qualitativo del servizio svolto.
·
Lotta
allo spaccio di droghe, soprattutto effettuato ai minori; promuovere progetti
che portino nelle scuole tematiche quali l’uso di stupefacenti, l’abuso di
alcool, il bullismo, le ludopatie, il corretto uso dei social network.
·
Lotta
al caporalato.
·
Lotta
agli affitti in nero con incentivi per i proprietari che affittano a canoni più
bassi.
UNIONE DEI COMUNI DEL CIRCONDARIO EMPOLESE
VALDELSA
L’Unione dei Comuni deve essere funzionale a
migliorare l’erogazione dei servizi, non deve avere come unica finalità il
risparmio dei costi. E’ opportuno effettuare una verifica, con la
partecipazione di tutti i lavoratori dei Comuni coinvolti, della bontà del
progetto di Unione innescato dal punto di vista delle condizioni dei
lavoratori, dell’erogazione dei servizi e dei costi che la nuova gestione ha
comportato.
SANITA’
- Presidio ospedaliero di Santa Verdiana :
-
chiediamo
la messa a norma dell’edificio secondo la normativa antisismica della parte vecchia del S.Verdiana, ove sono
stati trasferiti i reparti
-
Chiediamo
di rivedere il progetto che prevede la ricostruzione della parte nuova
dell’ospedale: spendere 13 mil di € per costruire un nuovo edificio non ridarà
a Castelfiorentino né un ospedale né un pronto soccorso. Chiedere la verifica
del progetto: quali sono i servizi utili al territorio della Valdelsa? Partire
dalla valutazione dei bisogni, in una visione ampia e non campanilistica, per
definire quali e quanti servizi debbano essere mantenuti e/o ampliati in
Valdelsa.
- Aggregazioni funzionali territoriali nate sul territorio della ASL11: monitoraggio e verifica del funzionamento.
- Promuovere passeggiate ed escursioni sia in paese che nei dintorni (con particolare attenzione alla fascia delle persone over 60, ma non solo), per promuovere la cultura di uno stile di vita sano facendo un po’ di moto tutti i giorni.
- Istituzione del registro dei testamenti biologici: la sede comunale potrà raccogliere e autenticare direttamente le dichiarazioni anticipate di trattamento delle cure di fine vita.
VALORIZZAZIONE DEL CENTRO STORICO
·
Il Centro Storico di Castelfiorentino
è quella parte del paese che è spesso chiamata “Castello Alto”. Siamo
interessati a una rivalutazione strutturale, culturale e dunque anche turistica
(ma non soltanto) del Centro Storico, per cui per prima cosa occorre renderle
merito ridandole il nome che le spetta, CENTRO STORICO. Appellativo che di
recente è stato volutamente dato anche alla parte bassa del paese che è invece
il “Borgo”, storicamente molto posteriore.
·
Rifacimento della pavimentazione. Il
centro storico deve essere pavimentato con pietra; per facilitare la
circolazione dei mezzi, sarà necessario sostituire pietre troppo logore,
tappare le buche presenti e, nelle strade più ripide, prevedere un lastricato a
“schiena d’asino”.
·
Vogliamo evitare l’orrendo mosaico con
pezzi asfaltati e altri lastricati. Tutte le strade del Centro Storico hanno
una dignità e un valore!
·
Nel rispetto delle norme
paesaggistiche, devono essere facilitati gli accessi alle abitazioni e ai
magazzini. Ogni barriera architettonica deve essere eliminata.
·
Prevedere una pulizia più frequente di
fogne o caditoie, e un censimento (e controllo) da parte del Comune dei “pozzi
neri”.
·
Parcheggi. Il Comune dovrà intervenire
sui fondi fatti costruire qualche anno fa in Via P. Neri (nel tratto adesso
senza sbocco). Visto il sottoutilizzo, bisogna impegnarsi per dare ai residenti
del Centro Storico dei prezzi molto agevolati per tali magazzini, e lasciare le
spese delle utenze, la pulizia e manutenzione agli utenti.
·
Limitare la viabilità ai residenti
nelle ore del giorno nelle quali gli uffici comunali sono chiusi. Aumentare i
controlli sui parcheggi “selvaggi”.
·
Riportare gli eventi culturali
maggiori nel Centro Storico.
·
Creare un Museo Municipale di Storia
Locale.
·
Modificare le normative in tema di
fondi, magazzini e loro uso. Creeremo delle collaborazioni con i privati in
modo da poter dare i fondi in disuso, di ogni tipo, in affitto a prezzi
agevolati a persone (giovani e disoccupati in primis) che vogliano
intraprendere lavori artigianali: botteghe artigianali, scuole pratiche di arte
ma anche e soprattutto di vecchi mestieri che sono oggi tornati utili, come
falegnami, intagliatori, impagliatori.
In base allo stato, alla metratura e alla posizione, molti fondi in disuso possono fornire nuovi posti macchina, spazi di ritrovo e coesione sociale ed eventuali alloggi.
In base allo stato, alla metratura e alla posizione, molti fondi in disuso possono fornire nuovi posti macchina, spazi di ritrovo e coesione sociale ed eventuali alloggi.
·
Rimettere elementi ornamentali e
cestini pubblici in Piazza del Popolo e nelle altre vie: panchine, fioriere,
lampioni e anche semplici cestini per l’immondizia, utilizzando materiale
ecosostenibile.
·
La cinta muraria. Quel poco che è
stato ristrutturato non è visitabile completamente perché non è di proprietà né
gestione comunale. Il percorso a piedi deve essere risistemato, la collina
stabilizzata con piantumazione adeguata; lo spazio intorno alla Pieve può
essere preso in gestione dal Comune, perché non utilizzato dalla Chiesa, per la
creazione di un Parco Storico, Culturale, Paesaggistico e Naturalistico.
·
Rivalorizzare e restaurare TUTTA la
cinta muraria, non solo quella “in bella vista”. Creare un percorso
storico-culturale lungo il tracciato, cancellare ogni tipo di abusivismo.
·
Acquisto della palazzina
ex-Telecom/SIP, sistemazione di alcuni uffici comunali e creazione di spazi per
associazioni. Pulizia del giardino antistante, illuminarlo e renderlo
accessibile al pubblico.
·
Costruire un progetto sociale concreto
e più amplio per la stanza attualmente gestita dall’associazione “Cetra”.
Continuare ad affidare il progetto a persone competenti nel sociale, aumentare
il numero di occupati per fornire un servizio migliore.
·
A partire da questo progetto sarà
possibile costruirne uno più ampio che coinvolga i residenti del Centro
Storico, di ogni età.
·
Maggiori controlli sulle discariche a
cielo aperto presenti in diverse zone del Centro Storico. Risolvere problemi
derivanti dall’affitto illegale di abitazioni, senza colpire chi è costretto ad
accettare certi prezzi e situazioni per motivi economico-sociali.
·
Il tanto declamato “problema
sicurezza” va affrontato attraverso alcuni dei punti suddetti e grazie ad altre
iniziative. Dunque:
- Combattere
l’abusivismo edilizio e lo sfruttamento degli affittuari. Denunciare situazioni
“in nero”.
- Favorire
la ristrutturazione delle abitazioni.
- Fornire
progetti concreti di inclusione sociale.
- Garantire
il passaggio assiduo della polizia municipale; il Centro Storico non è un
ricettacolo di banditi, ma ha bisogno di sentirsi legato al resto del paese e
non ghettizzato.
CULTURA E SCUOLA
La cultura è un bene comune e un diritto
inalienabile. La cultura è prerequisito fondamentale di formazione e di
crescita, di consapevolezza critica, di conoscenza della realtà: elementi
strategici fondamentali per la democrazia. Da essa dipendono i diritti di
scelta del cittadino, la sua reale libertà e capacità di incidere nello
sviluppo sociale del paese.
La popolazione di Castelfiorentino è
quasi 18.000 (17959 al 31/12/11). La popolazione con età superiore ai 15 anni è
15.725. I dati sul grado di istruzione sono i seguenti:
Senza
alcun titolo di studio
|
2607
|
Studi
esteri
|
1200
|
Licenza
elementare
|
4088
|
Licenza
scuola media inferiore
|
5056
|
Diploma
|
2428
|
Laurea
|
417
|
Tabella1: grado di istruzione della popolazione al
31/12/11
Dati Censis diffusi nel 2013
ISTRUZIONE-
Lo scenario non è dei migliori anche sul fronte dell’istruzione: oltre il 10%
degli alunni italiani abbandona gli studi al primo anno delle scuole secondarie
di II grado.
L’insufficiente scolarità è anche confermata dall’incidenza tra i giovani Neet, di persone che hanno al massimo la licenza media e che rappresentano il 43,7%.
Il 21,7% della popolazione italiana con più di 15 anni possiede al massimo la licenza elementare: il 2% di 15-19enni, l’1,5% di 20- 24enni, il 2,4% di 25-29enni e il 7,7% di 30-59enni che non hanno mai conseguito un titolo di scuola secondaria di primo grado.
Una percentuale che sale tra i 25-64enni fermi alla licenza media e che rappresenta il 43,1%.
L’insufficiente scolarità è anche confermata dall’incidenza tra i giovani Neet, di persone che hanno al massimo la licenza media e che rappresentano il 43,7%.
Il 21,7% della popolazione italiana con più di 15 anni possiede al massimo la licenza elementare: il 2% di 15-19enni, l’1,5% di 20- 24enni, il 2,4% di 25-29enni e il 7,7% di 30-59enni che non hanno mai conseguito un titolo di scuola secondaria di primo grado.
Una percentuale che sale tra i 25-64enni fermi alla licenza media e che rappresenta il 43,1%.
E’ quindi opportuno lavorare affinché i
ragazzi completino il ciclo di studi, prendano il diploma e possano anche
proseguire.
·
Fondazione del Teatro del Popolo:
aprire le porte del CDA (5 membri, 3 del comune e 2 della banca) alle
associazioni e realtà presenti in paese. Massima trasparenza sui bilanci e
gestione.
- Castelfiorentino come Città educativa: promuovere progetti finalizzati al coinvolgimento delle associazioni del territorio, della scuola, del Comune, del Comitato genitori del’Istituto comprensivo di Castelfiorentino; condividere progetti con l’istituto comprensivo di Castelfiorentino e la scuola secondaria superiore; Promozione del benessere e delle relazioni positive all’interno della scuola (per evitare bullismo e discriminazione di genere). La Città educativa riguarda e comprende tutta la comunità non solo quella parte che frequenta la scuola; la Città educativa comprende anche la genitorialità, gli stranieri, i pensionati.
·
Istituto
di Scuola Secondaria Superiore di Castelfiorentino (Istituto
F.Enriques): gli spazi dell’Istituto devono essere messi a norma in modo da
garantire la salute e la sicurezza di tutti coloro che frequentano l’Istituto,
sia per lavoro sia per studio. Solo successivamente si può ipotizzare
l’attivazione del nuovo indirizzo di studi dell’Istituto Agrario che
consideriamo idoneo ad integrare la vocazione agricola del territorio a
prospettive occupazionali.
·
Fare dei percorsi per NEET (termine che
indica individui maggiorenni che non sono impegnati nel ricevere un'istruzione
o una formazione, non hanno un impiego, né sono impegnati in altre attività
assimilabili, quali, ad esempio, tirocini o lavori
domestici) e Drop-out (minorenni che abbandonano gli studi): ragazzi
in immobilità a rischio di esclusione sociale che sono inattivi. Occorre
promuovere dei percorsi attraverso cui farli lavorare e che gli diano, alla
conclusione del percorso formativo, delle competenze da inserire nel proprio
CV. Con i Drop-out, si può lavorare a monte affinché non abbandonino la scuola.
·
Promuovere l’anno di scuola secondaria
superiore in un paese estero => convenzionarsi con le associazioni
internazionali apposite. A tale fine può essere messo a frutto il gemellaggio
con la città francese di Guebwiller, per fare scambi culturali per i ragazzi.
·
I diritti dei
bambini e degli adolescenti ad esprimere la propria opinione, ad essere
consultati e a partecipare alle decisioni che li riguardano sono sicuramente
fra i meno garantiti nelle nostre città. Tali diritti garantiscono la crescita
cognitiva e sociale di ogni individuo perché partecipare significa rendersi visibili, confrontarsi con l'altro,
negoziare e dibattere le idee, creare appartenenze e assumersi responsabilità.
Per questo ci impegniamo a realizzare
esperienze di Philosophy for children. La filosofia per ragazzi/bambini
(denominata P4C -Philosophy for children-) ha inizio nei primi anni '70 con la
pubblicazione del racconto Harry
Stottlemeier's discovery (tradotto in italiano con il titolo:
Il prisma dei perché) di Matthew Lipman, docente universitario di Logica
che, rimasto colpito dalle scarse capacità di ragionamento logico e
critico dei suoi studenti, per primo ha compreso la necessità di un esercizio
precoce del pensiero “filosofico”. “Fare filosofia” con gli adolescenti/bambini
non significa presentare il contenuto della riproduzione disciplinare della
storia della filosofia, ma “facilitare” all’esercizio dialogico della ragione
in grado di sviluppare il pensiero critico, creativo, affettivo-valoriale. I gravi casi di violenza ed intolleranza tra
bambini/ragazzi, emersi dalla cronaca, dimostrano la necessità di reintrodurre
nuove forme di socializzazione in cui ciascuno dei partecipanti intende l’altro
o gli altri nella loro esistenza e particolarità e si rivolge loro con
l’intenzione di far nascere una vivente reciprocità necessaria per ogni tipo di
convivenza con l’altro. Costruire un progetto educativo di P4C
(Philosophy
for children oggi, vanta diversi progetti e sperimentazioni in atto, anche in
Italia, oltre che in America ed in alcuni paesi europei
come la Francia) è una pratica che ha lo scopo di far nascere tra i
ragazzi/bambini, con l’aiuto di un facilitatore, una comunità di ricerca (così
la definisce M. Lipman) all’interno della quale costruire un processo dialogico
partecipato dove definire i bisogni e/o le priorità e progettare dal basso azioni e proposte che
stimolino l’Amministrazione all’innovazione.
TURISMO
·
Realizzazione di Hub turistico: dal
punto di vista turistico Castelfiorentino (proprio per il suo ruolo di hub cioè
snodo) ha buone potenzialità, ma è assolutamente necessario puntare sul
miglioramento delle vie di comunicazione, per esempio San Gimignano e Colle Val
d’Elsa o il raddoppio della linea ferroviaria nel tratto Granaiolo – Empoli.
·
Collaborare con le aziende locali,
affinché le emissioni odorigene vadano a scomparire nei prossimi anni: in un
paese maleodorante, raramente i turisti si fermeranno volentieri e vi
soggiorneranno.
·
Promuovere la Via Francigena attraverso
le associazioni dedite al turismo sostenibile. Sostenere tutte le iniziative
promosse dalla associazioni locali volte alla valorizzazione della Francigena. Investire
sull’ostello locale, promuovendo convenzioni con la rete delle vie Francigene.
·
Il palazzo Telecom in via Attavanti può
essere acquistato dal Comune e destinato ad attività di promozione
socio-culturale, come mostre, etc….
·
Investire nella cartellonistica su
tutti i sentieri escursionistici e soprattutto sul tracciato della via
Francigena che attraversa il nostro comune. Ci sono tratti molto panoramici
dove posizionare tavoli e panche per la sosta di turisti e pellegrini.
·
Prolungare gli orari di apertura del
Museo Bego. Tale realtà ha comportato un enorme investimento economico ma non
ha visto purtroppo un idoneo ritorno in termini di visibilità e numero di
accessi (Nel documento “Musei della Toscana. Rapporto 2013” curato dalla Regione Toscana - Direzione generale Competitività del
sistema regionale e sviluppo delle competenze, Area di coordinamento Cultura
Settore Musei ed Ecomusei - è segnalata una variazione percentuale
2012/2011 di ingressi nel museo del -53,7%). Per intercettare un pubblico più
ampio è necessario promuovere un nuovo e più adeguato orario di apertura al
pubblico, con lo scopo di coprire una fascia oraria più ampia. Investire in
comunicazione, elemento carente della gestione degli ultimi anni, ed aprirsi ad
un dialogo più efficace con l’arte contemporanea, panorama culturale che negli
ultimi anni continua ad attirare sempre più numerosi visitatori ed
appassionati.
·
Promuovere la visibilità e l’efficacia
della sottoscrizione da parte del Comune di Castelfiorentino - con la Fondazione Romualdo del Bianco
– dell’accordo di collaborazione per la diffusione del progetto Life
Beyond Tourism, che attribuisce al patrimonio culturale un
ruolo di rilevanza strategica per il dialogo interculturale, proponendo lo
sviluppo di un turismo fondato sulla conoscenza dei valori, sul dialogo e
il rispetto per la diversità delle espressioni culturali.
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