Verso
fine ottobre (esattamente in data 24 ottobre)) in Comune è stata protocollata
una lettera indirizzata al Sindaco e ai Capi gruppo, lettera firmata da una
nostra concittadina che si lamenta dei toni usati dall'assessore Tafi (con
deleghe alle Politiche Sociali, Sanità, Immigrazione) durante un colloquio
tenutosi nell’ufficio dell’Assessore. La lettera in questione, però, è giunta alla
nostra Capo gruppo Federica Zunino (ma probabilmente anche agli altri) solo in
data 17 Novembre, ben 24 giorni dopo.
Per
un mese non abbiamo sentito nessuno e ci aspettavamo che almeno le due capo gruppo
della maggioranza (Salvadori e Niccolai) ci contattassero per chiarire
l’accaduto. Invece nulla fino al 24 novembre quando abbiamo deciso di
presentare un’interrogazione in merito.
Abbiamo
anche chiesto perché fossero passati 24 giorni prima che ci venisse inviata la
lettera (in quanto destinatari) ma non abbiamo avuto risposta.
Abbiamo
mostrato il beneficio del dubbio su quella lettera, ma ci è stato detto che
stavamo calunniando l'assessore. Lo scopo della nostra interrogazione era
totalmente differente: è possibile riflettere sull'importanza dell'assessorato alle
Politiche Sociali, soprattutto in questo momento di prolungata crisi?
A
noi di Castello a Sinistra è noto che il presunto comportamento di Tafi si sia
ripetuto già altre volte. Nel mese di luglio è stata inviata al Sindaco un’altra
lettera firmata contenente proteste circa alcuni comportamenti tenuti dal Tafi
e non consoni ad un assessore. Noi ne siamo al corrente, ma non ne era al
corrente Tafi né, pare, il Sindaco... nonostante la lettera sia stata inviata
come raccomandata con ricevuta di ritorno.
Tornando
al Consiglio comunale, Tafi ha ammesso di aver concesso un parere medico
durante il colloquio a cui fa riferimento la prima lettera di protesta. Questo
ruolo non gli compete durante il suo “lavoro” di assessore in quanto
l’assessore non è il medico della signora.
Questo
è un errore grave, che dimostra una grave mancanza di professionalità!
Noi
vogliamo che parlino i fatti e per tale motivo abbiamo posto all'assessore Tafi
varie domande sul suo operato di questi primi mesi di mandato: cosa abbia fatto
per arginare la crisi abitativa, quali misure abbia preso o intenda prendere
per aiutare chi si trovi in grave disagio, eccetera. Domande che dovremo
tornare a fare il prossimo mese perché l'assessore, candidamente, ci ha detto
di non avere nessuna intenzione di rispondere!
Ci
chiediamo: è un comportamento istituzionalmente corretto da parte di un
Assessore?
Riteniamo
di no.
Ci
sorge anche un’altra domanda: in questi anni sembra che i rapporti tra
l’assessorato alle politiche sociali di Castelfiorentino e i cittadini si siano
fatti più tesi e aspri. Il precedente Assessore (Rigoli) aveva avuto un
diverbio con una signora a cui è seguita una denuncia da parte del Comune nei
confronti della donna, la quale aveva danneggiato un computer dell’ufficio.
Chiunque lavori nel sociale sa bene che queste cose purtroppo possono succedere
e che le persone che chiedono aiuto a volte possono avere comportamenti
sbagliati. Ma mai si era vista una situazione del genere, con toni di questo
genere, denunce e minacce di denunce.
La
domanda che rivolgiamo anche e soprattutto al PD è: siamo certi che in questi
anni l’Assessorato alle Politiche sociali (che richiede assenza di qualsiasi
pregiudizio, grande sensibilità e capacità di accoglienza) sia stato affidato
a persone che ne avevano le competenze, sia professionali che umane??
Come
opposizione abbiamo svolto il nostro ruolo di controllo, facendo domande e
chiedendo chiarimenti. Non abbiamo nulla contro la persona del dott. Tafi ma la
nostra domanda se sia all'altezza del ruolo delicato che si trova a svolgere ci
pare più che lecita.
Le
sue mancate risposte ed il comportamento tenuto durate il consiglio ci portano
a dire che invece sarebbe più opportuno che l’Assessore si dimettesse.
Invitiamo
i cittadini ad ascoltare l’audio del Consiglio Comunale del 27 Novembre che è
disponibile sul sito del Comune.
Castello a sinistra
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